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La realtà del Sud è sicuramente dolorosa, ma per fortuna non è fatta solo di criminalità mafiosa, lavoro nero e disoccupazione: accanto a queste piaghe su cui insiste unicamente un sistema d'informazione pigro e interessato, nel Sud è dato rinvenire consuetudini, modi di sentire e valori in cui rivive la grande tradizione culturale del Mediterraneo. In questo libro se ne segnalano alcuni: la cultura del dono, il senso di ospitalità e l'attaccamento alle "appartenenze" comunitarie; l'intenso rapporto con la natura che trova una espressione esemplare in alcuni esponenti della tradizione filosofica meridionale; la dominanza nella mentalità del Sud dell'"archetipo materno" (e delle sue "umane" manifestazioni) che potrebbe valere come antidoto ai modelli esasperatamente competitivi oggi dominanti; la complessa ideologia della morte, il culto della memoria e il permanente bisogno di un dialogo con i defunti. Queste le tematiche con cui l'autore rivolge un esplicito invito alle comunità meridionali: riconsiderare e ritrovare la propria identità collocando la riscoperta delle proprie tradizioni nell'orizzonte culturale della postmodernità.